CLAUDIO SICILIOTTI presenta "Il tempo dei costruttori", Franco Angeli

In dialogo con il direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini

  18:00
Ubik Tarantola Udine
via Vittorio Veneto, 20, 33100 Udine (UD), Italia

Il tempo dei costruttori. Dalla stagnazione economica fino alla pandemia e ai venti di guerra, alla ricerca di un progetto Paese

Siciliotti Claudio

Franco Angeli (2022)
27,00 €
 9788835138686
Il tempo dei costruttori. Dalla stagnazione economica fino alla pandemia e ai venti di guerra, alla ricerca di un progetto Paese
Dopo un ventennio di stagnazione economica che ha riguardato assai di più il nostro Paese dei suoi principali partner europei, due grandi crisi mondiali, la pandemia e la guerra di aggressione in Ucraina, sconvolgono gli equilibri dell’intero nostro pianeta. Le loro conseguenze si intersecano pericolosamente e ci fanno capire che dobbiamo creare un sistema che sia in grado di affrontare anche eventi che di fatto si sono rivelati imprevedibili. È il momento di costruire quell’Europa unita e coesa che sia in grado di affrontare da protagonista le sfide del nuovo secolo e di difendere quei valori che caratterizzano le democrazie occidentali (lo Stato di diritto, l’economia di mercato, la diffusione del progresso scientifico e tecnologico). Ma è anche il momento in cui si decide se in futuro ci sarà ancora quell’Italia che abbiamo letto, conosciuto e sognato. Dobbiamo costruire un progetto Paese, in grado di dare risposta alle esigenze delle giovani generazioni. Un progetto che sappia trasmettere fiducia e sicurezza ed abbia anche la capacità di dare un senso alla sofferenza, quando questa è necessaria. Sviluppo economico sostenibile, equità fiscale ed adeguata formazione devono essere al centro di questo progetto. In questa direzione, questo libro vuole essere un atto d’amore nei confronti del nostro Paese e di incoraggiamento al civismo e all’impegno sociale – quella dimensione di “rappresentanza intermedia”, come la definisce Giuseppe De Rita nella sua prefazione – perché si possa davvero costruire un futuro che ci permetta di dire che, quando è stato il nostro turno, non abbiamo permesso che il nostro percorso potesse finire.